mercoledì, luglio 01, 2009

Un pò di conti


Da quando sono rientrato in Congo non ho avuto grandi occasioni per scrivere e salutare. In questi mesi, estivi per l'Italia, a Babonde le attività si svolgono come di routine, innanzitutto i battesimi nei villaggi, la scuola per muratori, i lavori di costruzione secondo i progetti in corso (il magazzino sementi, la sala per la scuola computer, il laboratorio per gli occhiali, la casetta per gli ospiti, la scuola a Yambenda, le chiese nei villaggi...), la vita della comunità cristiana, i gruppi dei giovani.
Tra qualche settimana, quando il lavoro di preparazione dei campi e di semina sarà terminato potremo realizzare la formazione biblica per i nostri catechisti che superano il centinaio, in media tre in ognuno dei quaranta villaggi. E' un evento atteso, la mancanza di informazioni, di stimoli, di comunicazione di idee è una grande povertà per chi deve essere a sua volta formatore ed essere pronto ad animare, incoraggiare e consigliare. Ogni buona pianta per portare frutto ha bisogno di attenzioni. Grande dizionario e tesoro a cui attingere sarà ancora e sempre la Bibbia, inesauribile e sorprendente.
Di certo, nonostante le diverse faccende, la sensazione è quella dello scorrere del tempo uniforme ma non lento come l'acqua del grande fiume Congo, senza particolari scadenze, senza particolari accelerazioni eppure con forza e senza sosta. E' vero, non arrivano la primavera o l'estate, non arrivano le ferie o le escursioni, né manifestazioni né scioperi, concerti o campionati, promozioni o cambi di gestione, elezioni o scandali politici. Anche i bilanci, sia delle varie iniziative come dei rendiconti economici non sono pressantemente esigiti, il preventivo ed il consuntivo si accavallano. E' a livello personale che il bilancio sembra imporsi con una certa assiduità e tempestività. Qui i compleanni non si festeggiano e sulle carte d'identità la data di nascita porta spesso l'indicazione "nato verso l'anno ...." (poiché si ignora la data precisa) è comunque innegabile che il tempo passa, anzi, vola.
Cercando di fare un piccolo bilancio personale all'inizio di un nuovo periodo d'Africa, non sapendo bene da quale parte cominciare, ammirando le alte idealità dello Spirito e toccando i bassi compromessi della vita quotidiana vengono alla mente le parole di Gesù che invita ad ammassare ricchezze per il Regno dei cieli dove tignola e ruggine non consumano. Evito quindi il bilancio per non incorrere in affrettate ed inopportune soddisfazioni o depressive frustrazioni e mi rilancio per seminare e raccogliere quei frutti che rimangono: lasciarmi toccare il cuore e toccare i cuori.