mercoledì, ottobre 24, 2007

La vita continua

Il « figlio » di Nangaa
E' giovedì, Nangaa oggi è preoccupato, suo figlio è malato, da ieri, ha ilcollo che progressivamente di irrigidisce. Chiede un aiuto per pagare lapiccola spesa della consultazione. Verso la fine della mattinata larisposta, si tratta di tetano. Alcuni giorni prima suo figlio è statocirconciso. E' il Kombi: due famiglie che decidono di stringere un legame diamicizia e di fraternità attraverso la circoncisione dei rispettivi figlimaschi. Il sangue dei due bimbi viene mescolato, è un patto che acquista ilpeso e l'importanza della familiarità. I membri delle rispettive famigliecosì come i nipoti non potranno sposarsi tra loro. In caso di bisogno siporteranno soccorso. E' una grande festa.In questi ultimi tempi si fa normalmente ricorso ad un infermiere che,direttamente nel centro di "santè" o trasferendosi personalmente presso lafamiglia ove si svolge la cerimonia, compie il piccolo intervento.Nel caso di Nangaa, lui ha scelto un ragazzo di sala, non un infermiere,quindi senza esperienza e con chissà quali strumenti. Ora il pasticcio ècombinato e si rivela enormemente grave.Sono già passati diversi giorni. Non c'è il siero a Babonde, occorre andarea Nebobongo, 35 chilometri di strade di "brousse". Celestin, il nostromeccanico ed autista prende la moto, carica la mamma ed il bambino. un po'di soldi per il siero. è un farmaco vitale, penso, non costerà molto. Nellafamiglia di Nangaa, come nel novantacinque per cento delle famiglie,affrontare una emergenza sanitaria è un rebus da risolvere sul momento.Alcun risparmio in casa, nessuna cura gratuita. Molto spesso coloro chegiungono all'ospedale vi giungono troppo tardi. Dopo un paio d'ore Celestintorna, solo. A Nebobongo non hanno il siero, i soldi sono bastati appena peracquistare alcuni medicinali, alti ne mancano e si possono trovare adIbambi, ma per il siero, la cosa più importante occorrerà cercarlo a Pawa,45 chilometri o Isiro, 90 chilometri. La giornata è piovosa e la calata delbuio non è lontana. Un viaggio di andata e ritorno non è pensabile.L'infermiereresponsabile ci informa che normalmente Pawa si rifornisce di siero aNebobongo, quindi necessariamente occorre andare ad Isiro. Il telefonostavolta è benedetto, anche se la comunicazione è instabile. Un prete amicodi Isiro tenterà di acquistare la quantità sufficiente cercare una moto taxie di inviarlo il mattino seguente. Appuntamento a Nebobongo alle 8 delmattino dove il bimbo è ricoverato. Nangaa sarà lì ad aspettare la medicina,gli lasciamo moto e carburante. Grazie al siero il bimbo, sette anni emezzo, ha un piccolo miglioramento, fino a domenica tutto bene, ma poi dinuovo un irrigidimento del corpo e. alla fine ci ha lasciato.Molti pensieri. Commozione.Riti antichi, significati attuali e belli. Negligenze igieniche,superficialità e ritardi catastrofici. Povertà economica delle famiglie edeficienze sanitarie croniche.Martedì è stato il giorno del Kilio, del lutto e del seppellimento. E' soloin quel momento che "scopro" che il bimbo morto è il bimbo dell'altrafamiglia con la quale Nangaa e i suoi si sono legati, ma appunto, Nangaal'hasempre chiamato "mio figlio" così come deve essere a partire dallacirconcisione.Gli zii del bimbo morto, che in tutte le famiglie hanno la tutela dellasposa e dei suoi figli, sono in collera con Nangaa, è lui che ha cercato echiamato l'uomo per fare la circoncisione. ha voluto uccidere il bambino?Perché solo uno si è ammalato ed è morto? La legge proibisce di lasciar farela circoncisione a persone non autorizzate. Per evitare ulteriori litigi, epoiché le famiglie continueranno ad essere legate tra loro, Nangaa pacificagli zii donando loro a titolo di risarcimento una capra ed un maiale.
La vita continua.