domenica, luglio 20, 2008

Autosufficienza alimentare


Autosufficienza alimentare
Anche qui in Congo (ad essere precisi occorre scrivere più lungamente “Repubblica Democratica del Congo”), circola notizia della crisi alimentare che imperversa oramai a livello mondiale. Dalla nostra Babonde, per contro, non vediamo le conseguenze nefaste delle speculazioni planetarie o della conversione di colture a scopo alimentare in colture per produrre biocarburanti. Ogni famiglia ha il suo campo con le benedette e provvidenziali foglie e tuberi di manioca, mais, patate dolci (visto che quelle normali - per noi - non crescono bene in questo clima), banane, fagioli e riso. Certo nella capitale Kinshasa, con i suoi quasi sette (qualcuno stima dieci) milioni di abitanti, dove tutto deve essere trasportato dal di fuori su di una rete stradale fatiscente, e dove ogni famiglia deve acquistare ogni giorno il necessario le cose sono nettamente diverse, la crisi è reale. Anche a Kisangani, terza città della repubblica i prezzi sono alti in relazione a quanto si può acquistare in villaggio. Ecco che dei nostri intraprendenti confratelli brasiliani, missionari da queste parti, hanno pensato bene di integrare le razioni alimentari con della buona carne di mucca autoprodotta sul posto. Lavoro non semplice: disboscamento di qualche ettaro di foresta per lasciare posto al pascolo (non si parla ancora di deforestazione), trasporto in aereo di qualche “campione” di mucca (e toro naturalmente) e molta attenzione medica nei primi tempi di adattamento. Oggi il risultato è visibile, al pascolo ed in padella. Nessun pericolo di mucca pazza e "Buon appetito" a tutti.