mercoledì, marzo 03, 2010

Sorcellerie


“Sorcellerie” in lingua francese, che in italiano si traduce con “stregoneria”, ossia l’astuzia e l’ignoranza al servizio dell’interesse privato, secondo le più accreditate analisi. Siamo nel mese di gennaio a Gbunzunzu. Dopo la messa mi raggiunge una signora sulla cinquantina ed espone il suo caso. Nel villaggio dove abitava, a qualche chilometro di distanza, da diverso tempo accadevano fatti difficili a spiegarsi, numerosi malati, numerose morti di persone giovani, troppi animali da cortile uccisi e divorati da un leopardo che nessuno riusciva a cacciare. Il marito, capo del villaggio, ed i saggi consiglieri, non sapendo più che fare, con il permesso della “chefferie”, l’autorità civile del posto, prendono la decisione di fare appello al famoso stregone di Lomami, che più volte ha risolto casi simili. Giunto sul posto, dopo alcuni giorni di colloqui e di pratiche rituali dona finalmente il suo verdetto. La responsabilità di tutto il cumulo di sciagure è da attribuire a due donne, tra le quali la nostra signora, sposata al capo villaggio da più di vent’anni e madre di numerosi figli e figlie. Non c’è possibilità d’appello, la donna dovrà andarsene e trovare riparo presso la famiglia di uno dei figli, a Gbunzunzu appunto. Se il marito la vorrà tenere dovrà anche lui andarsene. Strano che in tutti questi anni non si sia accorto di avere tra le mani una persona così “pericolosa”. Numerosi dei testimoni al “processo” sono cristiani che fin dal loro battesimo hanno abbandonato queste pratiche come azioni di gente pagana, ancora priva della luce e della libertà del Cristo, ma il peso delle tradizioni e delle credenze non smette di farla da padrone. E’ una chiara falla nell’evangelizzazione, o il necessario constato che la fede anche se accolta con gioia ed entusiasmo solo poco a poco arriva a toccare i numerosi aspetti della vita concreta, progressivamente ci si accorge che qualcos’altro è da fare. La constatazione è vera per ciascun individuo di ciascuna cultura e latitudine. La costituzione della Repubblica sancisce che l’accusa di stregoneria è fuori legge e punita, ma di leggi sulla carta e di diritti sanciti e non attivi ne è pieno il mondo. Il consiglio dei catechisti si è impegnato a tutelare i diritti della donna, la quale è rinviata a mani nude, senza portare nulla con sé. La commissione Giustizia e pace farà rapporto alle autorità, senza troppo sperare. Non so come andrà a finire, certo continuerà il Vangelo a donare luce e ad esortare al cambiamento. Giustizia e verità si abbracceranno.