martedì, novembre 25, 2008

Scuola d’Agronomia


E’ nel villaggio di Yambenda che stiamo piantando un seme dal quale ci attendiamo molti frutti. In un contesto interamente agricolo potete trovare decine di istituti superiori di pedagogia ma non una scuola di agronomia. E’ chiaro che gli studenti di pedagogia, una volta diventati maestri e professori potevano, all’epoca, sperare in uno stipendio statale, non oggi, quando il governo sovente manca ai suoi doveri fondamentali, tra gli altri quello di pagare i propri funzionari, tra essi gli insegnati. Molti insegnati e professori già oggi lasciano il “nobile lavoro” per rientrare al lavoro dei campi in modo da provvedere meglio alle necessità della famiglia. Ma per questo lavoro, tutto procede come all’antica, sono poche le conoscenze e le innovazioni. Rarissime le persone competenti. Allora ecco la nostra ferma intenzione di promuovere la creazione e lo sviluppo di una scuola (istituto superiore - secondario) di Agronomia. Già da anni p. Gianni incoraggia e sostiene concretamente la preparazione di insegnati qualificati a livello universitario, ed i primi frutti cominciano a vedersi: il prefetto, due insegnati, l’approvazione ufficiale dell’Istituto da parte delle autorità competenti.
Come ovunque, sono i parenti assieme ai loro figli, gli allievi, ed assieme ai professori ed il prefetto, che costruiscono le aule scolastiche; sono i parenti che raccolgono le contribuzioni per dare un piccolo premio agli insegnanti in attesa della meccanizzazione, ossia del riconoscimento di un salario da parte dello stato. E’ una scuola “delocalizzata” rispetto al modesto “centro” di Wamba, Isiro o rispetto al sedicente “centro” di Babonde (nel senso che parlare di Babonde come di un “centro” è in qualche modo inappropriato ed esagerato). A Yambenda abbiamo iniziato i lavori di costruzione in “duro” ossia in materiale durabile di fondazioni, muri di mattone e tetto di lamiera. A Dio piacendo sarà l’Istituto di Agronomia “Mangele”, grazie soprattutto alla generosità di una coppia di giovani sposi di Bologna che ha dirottato i regali di matrimonio dei parenti ed amici a questo scopo. La generosità non è mancata e le necessità saranno moltissime, ma l’importante è cominciare e noi speriamo di averlo fatto con il piede giusto. p.s. Grazie Gabriele e Mariadina.