martedì, ottobre 10, 2006

Fa oramai molto tempo fa

Sabato 12 agosto 2006

E’ agosto, è ferragosto, ma noi siamo in piena stagione di pioggia, anche se il peggio si manifesta a ottobre. Davvero devo sforzarmi un poco per immaginare l’agosto italiano, ferie, sole, caldo impossibile, il ferragosto… Il 15 sarà giorno feriale, lavorativo come tutti gli altri. Pioggia, motocicletta, fango e fretta sono degli ingredienti che non stanno bene insieme. Oggi ne faccio esperienza. La trappola è sempre in agguato, senza conseguenze particolari se non l’esperienza da mettere nel bagaglio, acquistata stavolta ad un prezzo non troppo elevato, direi a buon mercato.

mercoledì 9 agosto 2006

Siamo ad agosto inoltrato ed è tempo di scrivere qualcosa. Sono state settimane intense: l’arrivo degli operai per continuare la costruzione della chiesa di Gbunzunzu ci ha costretti a cambiare ritmo, nel senso che occorre rifornirli di materiale attraverso la vecchia Land Rover che utilizziamo oramai come un piccolo camioncino. Mangia carburante e olio-motore a volontà, ma funziona! Vista la mancanza orami cronica di planche ossia di assi di legno da lavorare, noi stessi siamo ne siamo diventati produttori, almeno per il momento, beneficiando di una motosega e di una persona esperta venuta da Wamba, superando qualche difficoltà con i capi villaggio per ottenere il permesso necessario. Per contro il carburante tarda ad arrivare, per cui ovviamo inviando dei kumba kumba – trasportatori di materiale di ogni genere in bicicletta – a Isiro. Ci costa caro ma almeno non restiamo bloccati. I kumba kumba trasportano fino a 100/120 kg di materiale, spingendo spesso a mano il loro carico nei frequenti tratti in salita.
Stamattina usciamo assieme ai due confratelli e ad un altro seminarista di Babonde in stage con due motociclette, sotto la pioggia, per Fungula, il vicino villaggio. Celebriamo la Messa, visitiamo i malati, parliamo con i catechisti…ne approfitto per prendere alcune informazioni sulla sanità, la scuola. Mi impressionano alcuni numeri. La scuola primaria ad inizio anno ha avuto 390 iscritti, ma solo 200 hanno terminato regolarmente. E’ una scuola riconosciuta ma non “meccanizzata”, ossia non riceve alcun aiuto dallo stato, né per la struttura, costruita in materiale identico a quello per le capanne (poto poto), né per la didattica, né per il salario degli insegnanti. Quindi, sta alle famiglie il provvedere al tutto. Ecco che, se in molti cominciano, durante l’anno, buona parte di essi sono forzati al “ritiro” per mancanza di mezzi. Il direttore mi mette al corrente che una ventina di orfani erano sostenuti dal p. Gianni, ora costretto a curarsi in Italia in seguito ad un incidente in motocicletta. L’aiuto era possibile grazie anche ad una associazione “La Rete Radiè Resch”. Per mezzo della stessa associazione la cosa potrà senz’altro continuare. Molti di questi bimbi e bimbe mostrano un grande interesse per la scuola. E’ simpatico notare questa costante: chi proporzionalmente più è in difficoltà, più dimostra interesse e capacità.
Lo stesso direttore aveva avviato un istituto secondario, le nostre scuole superiori per intenderci, dopo i sei anni di scuola primaria, ma ha dovuto rinunciare per mancanza di insegnanti qualificati. Anche gli insegnanti delle scuole primarie sono spesso persone che hanno terminato i primi quattro anni delle scuole secondarie e la qualità dell’insieme ne risente abbondantemente.

Domenica 30 luglio 2006
Scrivo tranquillamente nella notte silenziosa di Babonde. Apparentemente nulla di differente dalle altre notti, se non che è trascorso oggi un giorno storico per la nazione congolese, ossia la giornata delle prime “elezioni libere, democratiche e trasparenti” dopo 40 anni. L’incredibile è che è tutto vero… per molti versi impensabili in questo immenso Congo.
Per molti un giorno di festa, dopo quasi 6 anni di “transizione”, che potranno portare fuori dal pantano la nazione, donandogli un presidente ed un parlamento legittimamente eletti, e non sedutisi al potere dopo averlo preso con la forza. Questa è l’attesa di tutti. Tutto il processo è ancora in corso, la buona volontà e le persone di buona volontà non mancano.